lunedì 15 novembre 2010

Gentilezza a casaccio

Praticate gentilezza a casaccio 
e atti di bellezza privi di senso
 


Annie Hebert
attivista per la pace 

Aprendo il giornale del mattino
troviamo dei titoli inquietanti:
ancora atti casuali di violenza insensata
Per motivi futili si uccide, si colpiscono selvaggiamente persone inermi...
Ogni giorno leggiamo esterrefatti questi avvenimenti
Sembra che il mondo intero sia  impazzito!
Qualcosa si deve pur fare...
Ho trovato questa proposta:
Praticate gentilezza a casaccio 
e atti di bellezza privi di senso

E' uno slogan che si è diffuso da po' di tempo  negli Stati Uniti e che ho recuperato dal web.
Lo trovo geniale e sempre valido, in tutti i tempi e a tutte le latitudini.

E' una gelida giornata invernale a San Francisco. 
Una donna su un'auto, con i regali di Natale accatastati sul sedile posteriore, arriva al casello del pedaggio per il ponte sulla baia. 
"Pago per me e per le sei auto dietro di me", dice con un sorriso.
Uno dopo l'altro, i sei automobilisti arrivano al casello, dollari in mano, 
solo per sentirsi dire: 
"Una signora lì davanti ha già pagato il biglietto per lei. 
Buona giornata".
La donna dell'auto, si venne a sapere, aveva letto qualcosa su un biglietto attaccato ad un nastro adesivo al frigorifero di un amico: 
"Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso". 
La frase sembrò rivolta direttamente a lei, e se la ricopiò.
Ora la frase si sta diffondendo, su adesivi, sui muri, 
in fondo alle lettere e ai biglietti da visita. 
Con il suo propagarsi, si diffonde anche la visione di una guerriglia della bontà.

La cosa interessante è che questi atti sono casuali, non richiesti, 
del tutto spontanei, fatti solo per far sorridere la gente, 
per farla sentire meglio.
E non si può essere destinatari di tali gentilezze senza provare uno choc, 
un sobbalzo piacevole. 
Se voi foste stati fra quegli automobilisti che si trovarono il biglietto del ponte pagato, chissà cosa sareste stati ispirati a fare per qualcun altro più tardi...
Avreste dato la precedenza a qualcuno all'incrocio? 
Avreste sorriso a un impiegato stanco? 
O qualcosa di più importante, di più grande? 
Come tutte le rivoluzioni, la guerriglia della bontà comincia lentamente, 
con un unico atto, 
ma poi dilaga ed è irrefrenabile.
Che sia OGGI il Nostro.

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