lunedì 21 marzo 2011

Iniziativa edificante

La Rai ha appena firmato un contratto con il sig.Giuliano Ferrara al quale viene affidato lo spazio che fu di Enzo Biagi. 
Ogni giorno, dopo il tg1, il sig. Ferrara avrà la possibilità di dire tutto quello che pensa per 7 minuti. 
Questi 7 minuti CI COSTERANNO 3Mila euro alla volta. 
Si, avete capito bene, il sig. Ferrara porterà a casa ogni santo giorno per ben 3 anni 3 mila euro al giorno. 
Noi cittadini, purtroppo, non possiamo fare molto. 
Anzi, la cosa migliore è proprio non fare nulla, Non sintonizzarsi sul suo programma, e, se si guarda il tg1, cambiare canale appena finisce il telegiornale. Non consideriamolo, lasciamo che gli ascolti a quell'ora crollino. 

Diamo un segnale preciso, è una cosa piccola? Forse, ma è anche un preciso segnale che siamo stufi di pagare. 
Allora più siamo meglio è!

domenica 20 marzo 2011

Atomischekfraft? Nein danke!

La Trappola Radioattiva
Adriano Celentano
 
16 marzo 2011 - Corriere della Sera
 
Caro Direttore,
settantamila case distrutte, un milione di sfollati e cinquemila dispersi in quel florido Giappone che nel giro di 6 minuti è improvvisamente precipitato nel buio più scuro. Ma soprattutto migliaia di radiazioni sulla testa dei giapponesi.
 
Ora io non vorrei neanche parlare del clamoroso fuori-tempo (non solo musicale) esternato da Chicco Testa, ospite della bravissima Lilli Gruber dalla voce affascinante. Non vorrei ma come si fa, poi la gente pensa davvero che lui parli per il bene dei cittadini. «Gli impianti nucleari hanno dimostrato di tenere botta». Ha detto il nostro Chicco ormai appassito per mancanza di clorofilla e quindi non più in grado di catturare quell' ENERGIA SOLARE di cui un tempo si nutriva. «Chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo». Ha sentenziato. Dopo neanche un' ora esplode la centrale nucleare di Fukushima. Un tempismo davvero sorprendente quello del Chicco.
 
Ma la cosa più incredibile che più di tutti impressiona, è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica. Ma piuttosto un qualcosa di maleodorante e che di proposito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale. Dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male, le cose giuste da quelle ingiuste. Sparisce quindi quel campanello d' allarme che ci mette in guardia quando c' è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo. Un qualcosa che detto in una parola si chiama SOSPETTO. E di sospetti sul nostro presidente del Consiglio, tanto per fare un esempio, ce ne sono abbastanza.
 
E così nel bel mezzo di una tragedia come quella che sta vivendo il Giappone, dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane, senza contare l' aspetto più insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell' aria, il nostro presidente del Consiglio non demorde. Ha subito fatto annunciare dai suoi «CicchittiPrestigiacomini» e dai piccoli insidiosi Sacconi, che il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L' orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa, fu chiarissimo.
 
Ma per Berlusconi non basta: «Chi se ne frega della SOVRANITÀ POPOLARE!». L' unica sovranità che conta per lui è il Potere di guidare gli uomini in una sola direzione come se fossero degli automi. Tra i vari tg, talk show e quello che si legge sui giornali, ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. Si spera sempre di intravedere quel «CHE» di trasparenza mai assaporata che per ora, a quanto pare, possiedono in pochi. Uno di questi è Antonio Di Pietro.
 
Ma il governo cerca di ostacolarlo. Le ottocentomila firme raccolte da Di Pietro contro le centrali atomiche e il legittimo impedimento, saranno oggetto di un referendum che «si farà», ha detto il ministro Maroni allievo di Berlusconi. Ma a giugno. Quando la gente va al mare. E questo naturalmente vale anche per il milione e quattrocentomila firme raccolte dal Forum italiano Movimenti per l' acqua, di cui nessuno parla tranne il loro sito che gentilmente vi indico -www.acquabenecomune.org - per i due quesiti referendari contro la privatizzazione di questo prezioso bene comune. Una trappola radioattiva quindi per chi non vuole essere schiacciato dalla bevanda nucleare.
 
Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. È una preghiera. Una preghiera che non è rivolta ai politici. «LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO». Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici. Di destra, di sinistra, «STUDENTI», leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene, non disertate il referendum. Questa volta sarebbe un suicidio.
 
Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di Natale.
 
Non sia mai che prendiate sotto gamba questi referendum: saremmo spacciati. La natura, come vedete, si è incazzata. Gli esperimenti nucleari nel Pacifico, le trivellazioni nei fondali del Golfo del Messico, milioni di ettari di bosco incendiati per favorire la cementificazione abusiva, i tagli alla cultura ridotta ormai in pezzi. Tutte cose, per cui la NATURA «sta perdendo la pazienza».
 
Come vi dicevo ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. E Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell' aria e trecentomila persone venivano evacuate dalle loro case, ci ha tenuto a ribadire, con una certa fierezza, il suo parere favorevole al nucleare, facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancor iniziato i lavori.
 
Caro Casini, che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione, anche se è orribile. Ma dirlo proprio in questo momento, non pensi che tu abbia dato una sberla sui denti al tuo elettorato? Tralasciando il piccolo particolare che l' Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico, come tu sai, le radiazioni sono pericolose non soltanto perché si muore, ma per il modo di come si muore. Una sofferenza di una atrocità inimmaginabile. E poi non si è mai in pochi a morire. Specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono più sicure della seconda, e che ancora più sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030.
 
La verità è che tu e Berlusconi siete degli IPOCRITI MARCI.
 
Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche, anche di decima o di undicesima generazione, il vero pericolo sono soprattutto le SCORIE RADIOATTIVE, che nessuno sa come distruggere e che già più di mezzo mondo ne è impestato.
 
SCORIE collocate in contenitori sui piazzali delle centrali, a cui, tra l' altro, si aggiungono elevatissimi costi economici, sociali e politici richiesti dalla necessità di sorvegliare questo micidiale pericolo per un tempo praticamente INFINITO.
 
 Lo sapete benissimo e ciò nonostante continuate a INGANNARE i popoli promettendo loro quel falso benessere che serve solo a gonfiarvi di Potere e ad arricchire le vostre tasche. Mi dispiace ma non c' è niente da imparare dal terzo polo, come non c' è niente da imparare da tutta la classe politica.
 
L' unica buona notizia che galleggia in questo mare di annegati e che mi ha sorprendentemente colpito, è ciò che di veramente buono sta facendo il sindaco Matteo Renzi nella sua Firenze. Finalmente uno che ha intuito cosa c' è nel cuore della gente. E che ha il coraggio di dire no alla cementificazione facile con la quale, secondo i malvagi, si costruirebbe per il bene dei cittadini. Bravo Matteo! Forse tu hai capito tutto e magari ancora non ti rendi conto di quanto sia importante ciò che hai capito.
 
Celentano Adriano

domenica 6 marzo 2011

Una storia bellissima da Cilla Burzio

Un giorno un'insegnante chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi
degli altri studenti nella stanza su dei fogli di carta, lasciando un pò
di spazio sotto ogni nome. Poi disse loro di pensare la cosa più
bella che potevano dire su ciascuno dei loro compagni di classe e
scriverla.
Ci volle tutto il resto dell'ora per finire il lavoro, ma all'uscita
ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio.
Quel sabato l'insegnante scrisse il nome di ognuno su un foglio separato,
e vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri avevano detto su di
lui/lei.
Il lunedì successivo diede ad ogni studente la propria lista. Poco dopo
l'intera classe stava sorridendo.
"Davvero?", sentì sussurrare, "Non sapevo di contare così tanto per
qualcuno!", "Non pensavo di piacere tanto agli altri" erano le frasi più
pronunciate.
Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la prof non seppe se i
ragazzi l'avessero discussa dopo le lezioni o con i genitori, ma non aveva
importanza: l'esercizio era servito al suo scopo. Gli studenti erano
felici di se stessi e divennero sempre più uniti.
Molti anni più tardi, uno degli studenti venne ucciso in Vietnam e la sua
insegnante partecipò al funerale.
Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento: sembrava
così bello e così maturo...
La chiesa era riempita dai suoi amici.
Uno ad uno quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l'insegnante
fu l'ultima a salutare la salma.
Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò "Lei era l'insegnante
di matematica di Mark?".. Lei annuì, dopodiché lui le disse:"Mark parlava
di lei spessissimo"
Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di Mark andarono
insieme al rinfresco.
I genitori di Mark stavano lì, ovviamente in attesa di parlare con la sua
insegnante.
"Vogliamo mostrarle una cosa", disse il padre, estraendo un portafoglio
dalla sua tasca. "Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso.
Pensiamo che possa riconoscerlo"
Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che
erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte.
L'insegnante seppe ancora prima di guardare che quei fogli erano quelli in
cui lei aveva scritto tutti i complimenti che i compagni di classe di Mark
avevano scritto su di lui.
"Grazie mille per averlo fatto", disse la madre di Mark. "Come può vedere,
Mark lo conservò come un tesoro"
Tutti gli ex compagni di classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi.
Charli sorrise timidamente e disse "Io ho ancora la mia lista. E' nel
primo cassetto della mia scrivania a casa ".
La moglie di Chuck disse che il marito le aveva chiesto di metterla
nell'album di nozze, e Marilyn aggiunse che la sua era conservata nel suo
diario. Poi Vicki, un'altra compagna, aprì la sua agenda e tirò fuori la
sua lista un po' consumata, mostrandola al gruppo. "La porto sempre con
me, penso che tutti l'abbiamo conservata"
In quel momento l'insegnante si sedette e pianse. Pianse per Mark e per
tutti i suoi amici che non l'avrebbero più rivisto.
Ci sono così tante persone al mondo, che spesso dimentichiamo che la vita
finirà un giorno o l'altro. E non sappiamo quando accadrà.

Perciò dite alle persone che le amate e che vi importa di loro, che sono
speciali e importanti. Diteglielo prima che sia troppo tardi.

Ricorda, "chi semina raccoglie".
Quello che metti nelle vite degli altri tornerà a riempire le tue...!

mercoledì 2 marzo 2011

IMPORTANTE!!!

https://sites.google.com/site/anchenoiabbiamounsogno/home


Un giorno chi guida la Chiesa in Italia riuscirà a denunciare i comportamenti inaccettabili con chiarezza e determinazione, perché avrà come unico interesse l’annuncio della Buona Notizia.
    In situazioni come quelle odierne, dirà che chi offende ed umilia le donne in modo così oltraggioso non può governare un paese.
    Dirà che coinvolgere minorenni in questo mercato sessuale è, se possibile, ancora più sconcertante. 
    Dirà che chi col denaro vuol comprare tutto, col potere vuol essere al di sopra delle leggi, con i sotterfugi evita continuamente di rendere conto dei propri comportamenti, costui propone e vive una vita che è all’opposto di quanto insegna il nostro maestro Gesù.
    Per evitare ambiguità dirà chiaramente che questa persona è il nostro Primo Ministro.
    Da quel giorno, ogni giorno, chi guida la Chiesa ci esorterà all’onestà, alle scelte etiche, alla coerenza, dimostrando anche con l’esempio che davvero ciò che più conta sono i valori evangelici. 
    Allora noi smetteremo di pensare che siano gli interessi economici o di potere a giustificare il sostegno a chi si comporta in modo così scandaloso.

    Un giorno anche il silenzio di noi laici, la nostra rassegnazione, la nostra mancanza di iniziativa e passione finiranno: troveremo il modo di partecipare alle decisioni ed alle prese di posizione della Chiesa. I nostri Pastori gradiranno e sosterranno il nostro cammino di crescita nella responsabilità.

    Quando la Chiesa italiana sarà chiamata ad una verifica di cosa ha detto e fatto in questi momenti tragici della vita politica italiana non saremo dunque costretti a riconoscere che le nostre lampade erano spente e nascoste sotto il moggio.

    Sogniamo che questo giorno sia oggi: non possiamo più tacere