lunedì 30 maggio 2011

Referendum sull'acqua: al voto, al voto!

ACQUA:

La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata.

Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata…

(Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche:

Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo, Terrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione, Ulmeta, Vera.)


Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più.


Ovviamente i media non ne parlano... Facciamolo noi!

sabato 14 maggio 2011

ELEZIONI

Un giorno un fioraio va da un barbiere per un taglio di capelli. Dopo il taglio, chiede il conto, e il barbiere risponde: "Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio gratuito per la comunità di questa settimana"'.
Il fiorista è molto contento, saluta calorosamente e lascia il negozio.
La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire il suo negozio, trova un cartello con sopra “grazie” e una dozzina di rose davanti alla saracinesca.

Più tardi, un poliziotto passa dal barbiere, anche lui per un taglio di capelli, e quando cerca di pagare il conto, il barbiere di nuovo risponde: 'Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio per la mia comunità di questa settimana'.
Il poliziotto, felice, lascia il negozio. La mattina dopo, il barbiere trova davanti al negozio un foglio di carta con scritto “grazie” e una dozzina di ciambelle calde che lo aspettano alla porta.
Poi, un membro del Parlamento, venuto per un taglio di capelli, quando va per pagare il conto, il barbiere di nuovo gli risponde: 'Non posso accettare soldi da voi. Sto facendo il servizio alla comunità di questa settimana '.
Il membro del Parlamento, felicissimo di questa notizia, lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire, trova davanti al negozio una dozzina di altri parlamentari in fila, in attesa di un taglio di capelli gratuito.
E questo, amici miei, illustra la differenza fondamentale tra i cittadini del nostro paese, e i politici che la gestiscono!

I politici e pannolini hanno qualcosa in comune…

hanno bisogno di essere cambiati SPESSO E PER LO STESSO MOTIVO!

giovedì 5 maggio 2011

RICEVUTO E, VOLENTIERI, PUBBLICATO

Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. 
E' arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui il "servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente. 
Il referendum è evidentemente anche questo!                                                                                                                                                                                  Mariachiara Alberton

I REFERENDUM Li DOBBIAMO PUBBLICIZZARE NOI!
                    perché il Governo non farà passare gli spot né 
                in Rai né a Mediaset.

Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum 

lo scenario sarebbe drammatico per i governanti
ma stupendo per tutti i cittadini italiani.

l referendum passano se viene raggiunto il quorum.

E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone e i referendum non saranno  pubblicizzati in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci saranno dei referendum da votare il 12 giugno.     

QUINDI: I cittadini, non andranno a votare i referendum.

Vuoi che le cose
non vadano a finire così?
Pubblicizza il referendum con parenti e amici,
conoscenti e non conoscenti!


Questi qua...

Ecco cosa fanno i signori del PDL e della Lega seduti in Parlamento:





Questi qua...

- Questi qua il 13 aprile hanno votato l'impunità per il loro capo facendoci
  credere di averlo fatto per il bene di noi cittadini..
- Noi ci becchiamo un'ipoteca sulla casa per una multa non pagata.

 - Questi qua hanno la pensione garantita di 3.100 euro al mese lavorando 5 anni.
- Noi lavoreremo fino ai 65 anni per avere una pensione forse pari a metà dello stipendio.

- Questi qua beneficiano gratis di aereo, treno, autostrada, cinema, ristoranti, ecc.
- Noi paghiamo anche la carta igienica dei figli a scuola.

- Questi qua hanno la casa in affitto in centro a Roma a 500 ¤ al mese.
- Noi abbiamo un mutuo fino alla terza età.

IL 12 E IL 13 GIUGNO ANDIAMO A VOTARE PER I REFERENDUM!!!