giovedì 5 maggio 2011

RICEVUTO E, VOLENTIERI, PUBBLICATO

Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. 
E' arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui il "servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente. 
Il referendum è evidentemente anche questo!                                                                                                                                                                                  Mariachiara Alberton

I REFERENDUM Li DOBBIAMO PUBBLICIZZARE NOI!
                    perché il Governo non farà passare gli spot né 
                in Rai né a Mediaset.

Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum 

lo scenario sarebbe drammatico per i governanti
ma stupendo per tutti i cittadini italiani.

l referendum passano se viene raggiunto il quorum.

E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone e i referendum non saranno  pubblicizzati in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci saranno dei referendum da votare il 12 giugno.     

QUINDI: I cittadini, non andranno a votare i referendum.

Vuoi che le cose
non vadano a finire così?
Pubblicizza il referendum con parenti e amici,
conoscenti e non conoscenti!


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