lunedì 30 maggio 2011

Referendum sull'acqua: al voto, al voto!

ACQUA:

La Nestlè ha lanciato pochi giorni fa in Canada la proposta di creare una “borsa mondiale dell’acqua”, soggetta alle stesse regole della borsa per gli altri prodotti, che consentirebbe quindi a poche multinazionali di avere il controllo completo sull’acqua che finisce sulle nostre tavole, ma anche su quella che esce dal rubinetto, se l’acqua venisse privatizzata.

Nestlè è l’azienda numero uno per il mercato mondiale delle acque minerali, quindi la proposta non è per niente disinteressata…

(Solo in Italia sono parte del gruppo Nestlè le seguenti marche:

Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Limpia, Lora Recoaro, Panna, Pejo, Terrier, Pracastello, San Bernardo, San Pellegrino, Sandali, Tione, Ulmeta, Vera.)


Se prima avevamo molti buoni motivi per andare a votare il referendum del 12 e 13 giugno per evitare la privatizzazione degli acquedotti, adesso ne abbiamo uno in più.


Ovviamente i media non ne parlano... Facciamolo noi!

sabato 14 maggio 2011

ELEZIONI

Un giorno un fioraio va da un barbiere per un taglio di capelli. Dopo il taglio, chiede il conto, e il barbiere risponde: "Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio gratuito per la comunità di questa settimana"'.
Il fiorista è molto contento, saluta calorosamente e lascia il negozio.
La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire il suo negozio, trova un cartello con sopra “grazie” e una dozzina di rose davanti alla saracinesca.

Più tardi, un poliziotto passa dal barbiere, anche lui per un taglio di capelli, e quando cerca di pagare il conto, il barbiere di nuovo risponde: 'Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio per la mia comunità di questa settimana'.
Il poliziotto, felice, lascia il negozio. La mattina dopo, il barbiere trova davanti al negozio un foglio di carta con scritto “grazie” e una dozzina di ciambelle calde che lo aspettano alla porta.
Poi, un membro del Parlamento, venuto per un taglio di capelli, quando va per pagare il conto, il barbiere di nuovo gli risponde: 'Non posso accettare soldi da voi. Sto facendo il servizio alla comunità di questa settimana '.
Il membro del Parlamento, felicissimo di questa notizia, lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire, trova davanti al negozio una dozzina di altri parlamentari in fila, in attesa di un taglio di capelli gratuito.
E questo, amici miei, illustra la differenza fondamentale tra i cittadini del nostro paese, e i politici che la gestiscono!

I politici e pannolini hanno qualcosa in comune…

hanno bisogno di essere cambiati SPESSO E PER LO STESSO MOTIVO!

giovedì 5 maggio 2011

RICEVUTO E, VOLENTIERI, PUBBLICATO

Sono una ricercatrice, mi occupo di diritto ambientale e di risorse idriche. Ieri mattina dovevo intervenire ad un programma RADIO RAI (programmato ormai da due settimane) per parlare del referendum sulla privatizzazione dell'acqua e chiarirne meglio le implicazioni giuridiche. 
E' arrivata una circolare interna RAI alle 8 di ieri mattina che ha vietato con effetti immediati a qualunque programma della RAI di toccare l'argomento fino a giugno (12-13 giugno quando si terrà il referendum), quindi il programma è saltato e il mio intervento pure.
Questo è un piccolo esempio delle modalità con cui il "servizio pubblico" viene messo a tacere e di come si boicotti pesantemente la possibilità dei cittadini di essere informati e di intervenire (secondo gli strumenti garantiti dalla Costituzione) nella gestione della res publica. Di fronte a questa ennesima manifestazione di un potere esecutivo assoluto che calpesta non solo quotidianamente le altre istituzioni, ma anche il popolo italiano di cui invece si fregia di esser voce ed espressione, occorre  riappropriarci della nostra voce prima di perderla definitivamente. 
Il referendum è evidentemente anche questo!                                                                                                                                                                                  Mariachiara Alberton

I REFERENDUM Li DOBBIAMO PUBBLICIZZARE NOI!
                    perché il Governo non farà passare gli spot né 
                in Rai né a Mediaset.

Perché nel caso in cui riuscissimo a raggiungere il quorum 

lo scenario sarebbe drammatico per i governanti
ma stupendo per tutti i cittadini italiani.

l referendum passano se viene raggiunto il quorum.

E' necessario che vadano a votare almeno 25 milioni di persone e i referendum non saranno  pubblicizzati in TV.

I cittadini, non sapranno nemmeno che ci saranno dei referendum da votare il 12 giugno.     

QUINDI: I cittadini, non andranno a votare i referendum.

Vuoi che le cose
non vadano a finire così?
Pubblicizza il referendum con parenti e amici,
conoscenti e non conoscenti!


Questi qua...

Ecco cosa fanno i signori del PDL e della Lega seduti in Parlamento:





Questi qua...

- Questi qua il 13 aprile hanno votato l'impunità per il loro capo facendoci
  credere di averlo fatto per il bene di noi cittadini..
- Noi ci becchiamo un'ipoteca sulla casa per una multa non pagata.

 - Questi qua hanno la pensione garantita di 3.100 euro al mese lavorando 5 anni.
- Noi lavoreremo fino ai 65 anni per avere una pensione forse pari a metà dello stipendio.

- Questi qua beneficiano gratis di aereo, treno, autostrada, cinema, ristoranti, ecc.
- Noi paghiamo anche la carta igienica dei figli a scuola.

- Questi qua hanno la casa in affitto in centro a Roma a 500 ¤ al mese.
- Noi abbiamo un mutuo fino alla terza età.

IL 12 E IL 13 GIUGNO ANDIAMO A VOTARE PER I REFERENDUM!!!

mercoledì 27 aprile 2011

ora e sempre RESISTENZA!

dal blog di Benguitar  L'INERZIA DEI GIUSTI  http://wp.me/p12nvJ-3q

Albert Kesselring, che durante il secondo conflitto mondiale fu il comandante delle forze armate germaniche in Italia, a fine conflitto (1947) fu processato e condannato a morte per i numerosi eccidi che l'esercito nazista aveva commesso ai suoi ordini (Fosse Ardeatine, Strage di Marzabotto e molte altre). Successivamente la condanna fu tramutata in ergastolo, ma egli venne rilasciato nel 1952 per le sue presunte gravi condizioni di salute. Tale gravità fu smentita dal fatto che Kesselring visse altri otto anni libero nel suo Paese, ove divenne quasi oggetto di culto negli ambienti neonazisti della Baviera.
Tornato libero, Kesselring sostenne di non essere affatto pentito di ciò che aveva fatto durante i 18 mesi nei quali tenne il comando in Italia ed anzi dichiarò che gli italiani, per il bene che secondo lui aveva loro fatto, avrebbero dovuto erigergli un monumento. In risposta a queste affermazioni Piero Calamandrei scrisse la celebre epigrafe, dedicata a Duccio Galimberti, “Lo avrai, camerata Kesselring...”, il cui testo venne posto sotto una lapide ad ignominia di Kesselring stesso, deposta dal comune di Cuneo, e poi affissa anche a Montepulciano, in località Sant'Agnese, a Sant'Anna di Stazzema, ad Aosta, all'ingresso delle cascate delle Marmore e a Borgo San Lorenzo, sull'antico palazzo del Podestà.
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA
Che la Resistenza non sia solo nei monumenti o nelle manifestazioni. Che torni nella nostra vita di tutti i giorni.

venerdì 8 aprile 2011

Strategie...

Un giorno un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:
«Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo
alcuni centesimi nel cappello. Si chinò  e versò della moneta, poi,
senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi
scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò
dal cieco e notò che il suo cappello era  pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo
e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone
e soprattutto che cosa vi avesse annotato. 
Il pubblicitario rispose:
 "Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo".
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:
«Oggi è primavera e io non posso vederla».

Morale:
Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio.

lunedì 21 marzo 2011

Iniziativa edificante

La Rai ha appena firmato un contratto con il sig.Giuliano Ferrara al quale viene affidato lo spazio che fu di Enzo Biagi. 
Ogni giorno, dopo il tg1, il sig. Ferrara avrà la possibilità di dire tutto quello che pensa per 7 minuti. 
Questi 7 minuti CI COSTERANNO 3Mila euro alla volta. 
Si, avete capito bene, il sig. Ferrara porterà a casa ogni santo giorno per ben 3 anni 3 mila euro al giorno. 
Noi cittadini, purtroppo, non possiamo fare molto. 
Anzi, la cosa migliore è proprio non fare nulla, Non sintonizzarsi sul suo programma, e, se si guarda il tg1, cambiare canale appena finisce il telegiornale. Non consideriamolo, lasciamo che gli ascolti a quell'ora crollino. 

Diamo un segnale preciso, è una cosa piccola? Forse, ma è anche un preciso segnale che siamo stufi di pagare. 
Allora più siamo meglio è!

domenica 20 marzo 2011

Atomischekfraft? Nein danke!

La Trappola Radioattiva
Adriano Celentano
 
16 marzo 2011 - Corriere della Sera
 
Caro Direttore,
settantamila case distrutte, un milione di sfollati e cinquemila dispersi in quel florido Giappone che nel giro di 6 minuti è improvvisamente precipitato nel buio più scuro. Ma soprattutto migliaia di radiazioni sulla testa dei giapponesi.
 
Ora io non vorrei neanche parlare del clamoroso fuori-tempo (non solo musicale) esternato da Chicco Testa, ospite della bravissima Lilli Gruber dalla voce affascinante. Non vorrei ma come si fa, poi la gente pensa davvero che lui parli per il bene dei cittadini. «Gli impianti nucleari hanno dimostrato di tenere botta». Ha detto il nostro Chicco ormai appassito per mancanza di clorofilla e quindi non più in grado di catturare quell' ENERGIA SOLARE di cui un tempo si nutriva. «Chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo». Ha sentenziato. Dopo neanche un' ora esplode la centrale nucleare di Fukushima. Un tempismo davvero sorprendente quello del Chicco.
 
Ma la cosa più incredibile che più di tutti impressiona, è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica. Ma piuttosto un qualcosa di maleodorante e che di proposito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale. Dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male, le cose giuste da quelle ingiuste. Sparisce quindi quel campanello d' allarme che ci mette in guardia quando c' è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo. Un qualcosa che detto in una parola si chiama SOSPETTO. E di sospetti sul nostro presidente del Consiglio, tanto per fare un esempio, ce ne sono abbastanza.
 
E così nel bel mezzo di una tragedia come quella che sta vivendo il Giappone, dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane, senza contare l' aspetto più insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell' aria, il nostro presidente del Consiglio non demorde. Ha subito fatto annunciare dai suoi «CicchittiPrestigiacomini» e dai piccoli insidiosi Sacconi, che il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L' orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa, fu chiarissimo.
 
Ma per Berlusconi non basta: «Chi se ne frega della SOVRANITÀ POPOLARE!». L' unica sovranità che conta per lui è il Potere di guidare gli uomini in una sola direzione come se fossero degli automi. Tra i vari tg, talk show e quello che si legge sui giornali, ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. Si spera sempre di intravedere quel «CHE» di trasparenza mai assaporata che per ora, a quanto pare, possiedono in pochi. Uno di questi è Antonio Di Pietro.
 
Ma il governo cerca di ostacolarlo. Le ottocentomila firme raccolte da Di Pietro contro le centrali atomiche e il legittimo impedimento, saranno oggetto di un referendum che «si farà», ha detto il ministro Maroni allievo di Berlusconi. Ma a giugno. Quando la gente va al mare. E questo naturalmente vale anche per il milione e quattrocentomila firme raccolte dal Forum italiano Movimenti per l' acqua, di cui nessuno parla tranne il loro sito che gentilmente vi indico -www.acquabenecomune.org - per i due quesiti referendari contro la privatizzazione di questo prezioso bene comune. Una trappola radioattiva quindi per chi non vuole essere schiacciato dalla bevanda nucleare.
 
Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. È una preghiera. Una preghiera che non è rivolta ai politici. «LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO». Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici. Di destra, di sinistra, «STUDENTI», leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene, non disertate il referendum. Questa volta sarebbe un suicidio.
 
Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di Natale.
 
Non sia mai che prendiate sotto gamba questi referendum: saremmo spacciati. La natura, come vedete, si è incazzata. Gli esperimenti nucleari nel Pacifico, le trivellazioni nei fondali del Golfo del Messico, milioni di ettari di bosco incendiati per favorire la cementificazione abusiva, i tagli alla cultura ridotta ormai in pezzi. Tutte cose, per cui la NATURA «sta perdendo la pazienza».
 
Come vi dicevo ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. E Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell' aria e trecentomila persone venivano evacuate dalle loro case, ci ha tenuto a ribadire, con una certa fierezza, il suo parere favorevole al nucleare, facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancor iniziato i lavori.
 
Caro Casini, che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione, anche se è orribile. Ma dirlo proprio in questo momento, non pensi che tu abbia dato una sberla sui denti al tuo elettorato? Tralasciando il piccolo particolare che l' Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico, come tu sai, le radiazioni sono pericolose non soltanto perché si muore, ma per il modo di come si muore. Una sofferenza di una atrocità inimmaginabile. E poi non si è mai in pochi a morire. Specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono più sicure della seconda, e che ancora più sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030.
 
La verità è che tu e Berlusconi siete degli IPOCRITI MARCI.
 
Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche, anche di decima o di undicesima generazione, il vero pericolo sono soprattutto le SCORIE RADIOATTIVE, che nessuno sa come distruggere e che già più di mezzo mondo ne è impestato.
 
SCORIE collocate in contenitori sui piazzali delle centrali, a cui, tra l' altro, si aggiungono elevatissimi costi economici, sociali e politici richiesti dalla necessità di sorvegliare questo micidiale pericolo per un tempo praticamente INFINITO.
 
 Lo sapete benissimo e ciò nonostante continuate a INGANNARE i popoli promettendo loro quel falso benessere che serve solo a gonfiarvi di Potere e ad arricchire le vostre tasche. Mi dispiace ma non c' è niente da imparare dal terzo polo, come non c' è niente da imparare da tutta la classe politica.
 
L' unica buona notizia che galleggia in questo mare di annegati e che mi ha sorprendentemente colpito, è ciò che di veramente buono sta facendo il sindaco Matteo Renzi nella sua Firenze. Finalmente uno che ha intuito cosa c' è nel cuore della gente. E che ha il coraggio di dire no alla cementificazione facile con la quale, secondo i malvagi, si costruirebbe per il bene dei cittadini. Bravo Matteo! Forse tu hai capito tutto e magari ancora non ti rendi conto di quanto sia importante ciò che hai capito.
 
Celentano Adriano

domenica 6 marzo 2011

Una storia bellissima da Cilla Burzio

Un giorno un'insegnante chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi
degli altri studenti nella stanza su dei fogli di carta, lasciando un pò
di spazio sotto ogni nome. Poi disse loro di pensare la cosa più
bella che potevano dire su ciascuno dei loro compagni di classe e
scriverla.
Ci volle tutto il resto dell'ora per finire il lavoro, ma all'uscita
ciascuno degli studenti consegnò il suo foglio.
Quel sabato l'insegnante scrisse il nome di ognuno su un foglio separato,
e vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri avevano detto su di
lui/lei.
Il lunedì successivo diede ad ogni studente la propria lista. Poco dopo
l'intera classe stava sorridendo.
"Davvero?", sentì sussurrare, "Non sapevo di contare così tanto per
qualcuno!", "Non pensavo di piacere tanto agli altri" erano le frasi più
pronunciate.
Nessuno parlò più di quei fogli in classe, e la prof non seppe se i
ragazzi l'avessero discussa dopo le lezioni o con i genitori, ma non aveva
importanza: l'esercizio era servito al suo scopo. Gli studenti erano
felici di se stessi e divennero sempre più uniti.
Molti anni più tardi, uno degli studenti venne ucciso in Vietnam e la sua
insegnante partecipò al funerale.
Non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento: sembrava
così bello e così maturo...
La chiesa era riempita dai suoi amici.
Uno ad uno quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l'insegnante
fu l'ultima a salutare la salma.
Mentre stava lì, uno dei soldati presenti le domandò "Lei era l'insegnante
di matematica di Mark?".. Lei annuì, dopodiché lui le disse:"Mark parlava
di lei spessissimo"
Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe di Mark andarono
insieme al rinfresco.
I genitori di Mark stavano lì, ovviamente in attesa di parlare con la sua
insegnante.
"Vogliamo mostrarle una cosa", disse il padre, estraendo un portafoglio
dalla sua tasca. "Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso.
Pensiamo che possa riconoscerlo"
Aprendo il portafoglio, estrasse con attenzione due pezzi di carta che
erano stati ovviamente piegati, aperti e ripiegati molte volte.
L'insegnante seppe ancora prima di guardare che quei fogli erano quelli in
cui lei aveva scritto tutti i complimenti che i compagni di classe di Mark
avevano scritto su di lui.
"Grazie mille per averlo fatto", disse la madre di Mark. "Come può vedere,
Mark lo conservò come un tesoro"
Tutti gli ex compagni di classe di Mark iniziarono ad avvicinarsi.
Charli sorrise timidamente e disse "Io ho ancora la mia lista. E' nel
primo cassetto della mia scrivania a casa ".
La moglie di Chuck disse che il marito le aveva chiesto di metterla
nell'album di nozze, e Marilyn aggiunse che la sua era conservata nel suo
diario. Poi Vicki, un'altra compagna, aprì la sua agenda e tirò fuori la
sua lista un po' consumata, mostrandola al gruppo. "La porto sempre con
me, penso che tutti l'abbiamo conservata"
In quel momento l'insegnante si sedette e pianse. Pianse per Mark e per
tutti i suoi amici che non l'avrebbero più rivisto.
Ci sono così tante persone al mondo, che spesso dimentichiamo che la vita
finirà un giorno o l'altro. E non sappiamo quando accadrà.

Perciò dite alle persone che le amate e che vi importa di loro, che sono
speciali e importanti. Diteglielo prima che sia troppo tardi.

Ricorda, "chi semina raccoglie".
Quello che metti nelle vite degli altri tornerà a riempire le tue...!

mercoledì 2 marzo 2011

IMPORTANTE!!!

https://sites.google.com/site/anchenoiabbiamounsogno/home


Un giorno chi guida la Chiesa in Italia riuscirà a denunciare i comportamenti inaccettabili con chiarezza e determinazione, perché avrà come unico interesse l’annuncio della Buona Notizia.
    In situazioni come quelle odierne, dirà che chi offende ed umilia le donne in modo così oltraggioso non può governare un paese.
    Dirà che coinvolgere minorenni in questo mercato sessuale è, se possibile, ancora più sconcertante. 
    Dirà che chi col denaro vuol comprare tutto, col potere vuol essere al di sopra delle leggi, con i sotterfugi evita continuamente di rendere conto dei propri comportamenti, costui propone e vive una vita che è all’opposto di quanto insegna il nostro maestro Gesù.
    Per evitare ambiguità dirà chiaramente che questa persona è il nostro Primo Ministro.
    Da quel giorno, ogni giorno, chi guida la Chiesa ci esorterà all’onestà, alle scelte etiche, alla coerenza, dimostrando anche con l’esempio che davvero ciò che più conta sono i valori evangelici. 
    Allora noi smetteremo di pensare che siano gli interessi economici o di potere a giustificare il sostegno a chi si comporta in modo così scandaloso.

    Un giorno anche il silenzio di noi laici, la nostra rassegnazione, la nostra mancanza di iniziativa e passione finiranno: troveremo il modo di partecipare alle decisioni ed alle prese di posizione della Chiesa. I nostri Pastori gradiranno e sosterranno il nostro cammino di crescita nella responsabilità.

    Quando la Chiesa italiana sarà chiamata ad una verifica di cosa ha detto e fatto in questi momenti tragici della vita politica italiana non saremo dunque costretti a riconoscere che le nostre lampade erano spente e nascoste sotto il moggio.

    Sogniamo che questo giorno sia oggi: non possiamo più tacere

venerdì 11 febbraio 2011

Le virtù degli Italiani

Si racconta che, quando Dio Padre creò il mondo, affinché gli uomini prosperassero, decise di concedere loro due virtù.

E così fece.

Gli svizzeri li fece ordinati e rispettosi delle leggi. Gli inglesi perseveranti e studiosi. I giapponesi lavoratori e pazienti. I francesi colti e raffinati. Gli spagnoli allegri e accoglienti. Quando arrivò agli italiani, si rivolse all'angelo che prendeva nota e gli disse:

"Gli italiani saranno intelligenti, onesti e del Popolo della Libertà".

Quando terminò con la creazione, l'angelo gli disse:

"Signore, hai dato a tutti i popoli due virtù, ma agli italiani tre... questo farà sì che prevarranno su tutti gli altri!"

"Per la miseria... è vero!" - disse il buon Dio - "Ma, mio buon 
Angelo, tu sai che le virtù divine non si possono più togliere... 
Perciò, gli italiani abbiano pure tre virtù ... però... ogni persona 
non potrà averne più di due insieme!"

Fu così che:

L'italiano che è onesto e del Popolo della Libertà, non può essere 
intelligente.

L'italiano che è intelligente e del Popolo della Libertà, non può 
essere onesto.

E quello che è intelligente e onesto ... non può essere del Popolo 
della Libertà!

venerdì 21 gennaio 2011

lunedì 10 gennaio 2011

Una bella iniziativa

Giovedì 13 gennaio 2011 - ore 20,45
Antico Palazzo Comunale – Salita al Castello - Saluzzo
“My Lai Four” e il “Sogno di Marja” – due sguardi ravvicinati alla Guerra del Vietnam
Incontro con Enrico Sabena, autore della colonna sonora del film “My Lai Four” e Marja Sabadini
Conduce Alberto Gedda, giornalista Rai


“MY LAI FOUR” E“IL SOGNO DI MARJA” – due sguardi ravvicinati alla Guerra del Vietnam
Con la partecipazione di Marja Sabadini, sopravvissuta alla guerra
Il prossimo giovedì 13 gennaio, a partire dalle ore 20,45 l’Antico Palazzo Comunale ospiterà un toccante appuntamento dedicato ad una delle pagine più tristi della storia contemporanea, la guerra del Vietnam.
L’appuntamento nasce sulla scia dell’uscita nelle sale cinematografiche-  lo scorso 10 dicembre- del film “My Lai Four”, di Paolo Bertola, che racconta il massacro di My Lai: il 16 marzo 1968 i soldati statunitensi della 11a Brigata di Fanteria Leggera uccisero 347 civili, principalmente vecchi, donne e bambini, come atroce vendetta dopo uno scontro a fuoco con i Viet Cong. Lo sterminio del villaggio di My Lai fu fermato dall'equipaggio di un elicottero statunitense in ricognizione, che atterrò tra i soldati americani e i superstiti vietnamiti, minacciando di aprire il fuoco sui commilitoni, nel caso non si fossero fermati. L’episodio è stato reso noto da Seymour Hersh, giornalista del New Yorker, che, con la sua inchiesta sul massacro di My Lai, nel 1970 ha ottenuto il prestigioso premio Pulitzer.
Il film di Paolo Bertola è tratto appunto dal racconto di Hersh, e vede la partecipazione del musicista saluzzese Enrico Sabena, che ha firmato la colonna sonora della pellicola. Mentre realizzava le musiche per il film, Sabena è entrato in contatto con una signora, Marja Sabadini, che da bambina aveva assistito in prima persona agli orrori della guerra del Vietnam. Questa signora, che oggi risiede a Pinerolo, ha collaborato alla produzione cinematografica cantando con figlia uno struggente testo vietnamita e una filastrocca, ripetuta ciclicamente dai bambini durante i momenti più drammatici, come per “ipnotizzarsi” ed estraniarsi così dalla crudeltà della guerra.
La vicenda personale di Marja Sabadini ha dell’incredibile: figlia di padre italiano (valdostano, che ha combattuto in Vietnam nelle file della legione straniera) e di madre vietnamita, ha vissuto i primi sette anni di vita in Vietnam, a contatto diretto con la guerra. Nel 1976, durante l’evacuazione del Vietnam, ha corso con tutta la sua famiglia verso l’elicottero che doveva portarla in salvo in Europa, ma, nella calca dell’aeroporto di Saigon, ha perduto la sorella Marlen, quindicenne, inghiottita dalla folla. Ha raccontato la sua storia al Salone del Libro di Torino dello scorso anno, partecipando al Concorso Letterario Nazionale Lingua Madre con il racconto “Il Sogno di Marja”, che è stato premiato con il secondo posto e con il premio della giuria popolare. Ora, a distanza di 35 anni da quella rocambolesca partenza, Marja Sabadini lascerà l'Italia e tornerà in Vietnam per provare a cercare sua sorella, di cui non ha più avuto notizie in tutto questo tempo.
La serata del 13 gennaio sarà condotta dal giornalista Alberto Gedda, che ha raccontato la vicenda di Marja Sabadini in un servizio realizzato per la testata regionale di RaiTre. Durante la serata Marja Sabadini avrà modo di far rivivere nel dettaglio la sua commovente storiaL’Associazione Culturale
Baco “Botteghe delle arti contromano” concluderà la serata con una breve rappresentazione in omaggio a Marja, lei stessa artista di strada.

Per tutti gli interessati, si tratta di un’occasione importante per approfondire - con il racconto reale di una vita vissuta - la conoscenza su un conflitto che presenta, ancora oggi, molte zone d’ombra.

sabato 8 gennaio 2011

Una città senza donne (Roberto Vecchioni)

Piano piano (Angelo Branduardi)

E piano piano lei si svegliò...
"Alla porta stanno bussando,
là fuori c'è qualcuno che
nella notte vuole me."
E quando piano lui si svegliò
e se la vide accanto,
la sola cosa che disse fu:
"Vedi che sto morendo."
Verso la porta lei si voltò:
"Ora vorrei andare,
lo vedo che stai soffrendo,
ma non per questo ti amerò."
Allora lui richiuse gli occhi,
il capo tra le mani,
per non sentire che lei se ne andava
e già il freddo lo prendeva.
"E' così verde il mio giardino,
ora che viene maggio,
allora mi disse che per me moriva,
non per questo io lo amai."
"E' così verde il mio giardino,
ora che viene maggio,
succede a volte, crescendogli accanto
che la rosa si abbracci al rovo."