venerdì 29 ottobre 2010
giovedì 28 ottobre 2010
"Senso degli affari... " Umorismo nero dalla Francia (merci Silencepat!)
- Buongiorno, vorrei un buon cannocchiale.
- Le consiglio questo modello. Il migliore! Vedete quella casa laggiù sulla collina, a tre chilometri di distanza? E' come se foste lì!
- Sìììì! Vedo tutto! E ci sono due, laggiù, che non si annoiano proprio...
- Mi faccia vedere... !!! ... Quella è casa mia!!! Se mette una pallottola in testa a mia moglie e una nel collo di quel tipo, le regalo il cannocchiale!
- Se tiro adesso, ne basta una sola...
Tutto passa... Passerai anche tu, premier
Benigni, Roberto - Se quella notte per divin consiglio
"Se quella notte per divin consiglio,
la Donna Rosa, concependo Silvio,
avesse dato a un uomo di Milano,
invece della topa il deretano,
l'avrebbe preso in culo quella sera
sol Donna Rosa e non l'Italia intera"
mercoledì 27 ottobre 2010
Mi sembra importante
Mi sembra importante:
possiamo cercare di fermare certe iniziative che attingono a fondi pubblici per andare a vantaggio dell’immagine di “uno” solo.
Se lo ritieni opportuno, collegati al sito http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp e incolla il seguente testo nello spazio preposto.
Con riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni di governo", mi preme comunicarVi che desidero assolutamente NON riceverlo, essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501/1998, nella fattispecie articolo 13 comma e), e che la spesa relativa che si risparmierà venga messa a disposizione del Ministero della Pubblica istruzione e/o del Ministero
della Sanità.
Ringraziando per l'attenzione, porgo distinti saluti.
possiamo cercare di fermare certe iniziative che attingono a fondi pubblici per andare a vantaggio dell’immagine di “uno” solo.
Se lo ritieni opportuno, collegati al sito http://www.governo.it/scrivia/scrivi_a_trasparenza.asp e incolla il seguente testo nello spazio preposto.
Con riferimento all'annuncio del Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi di inviare ad ogni famiglia italiana il libro "Due anni di governo", mi preme comunicarVi che desidero assolutamente NON riceverlo, essendo un mio diritto in base alla legge per la tutela della privacy n. 675/1996 ed il relativo D.P.R. n. 501/1998, nella fattispecie articolo 13 comma e), e che la spesa relativa che si risparmierà venga messa a disposizione del Ministero della Pubblica istruzione e/o del Ministero
della Sanità.
Ringraziando per l'attenzione, porgo distinti saluti.
La valise de l'acteur, par Francesco De Gregori
Le feu de l'art brûle dans les petites compagnies aussi, celles qui portent leurs spectacles en banlieue. Les rêves des acteurs sont dans une valise, laissée dans un rege dans l'attente du spectacle. Peu argent, peu de gloire, beaucoup de passion. La valise de l'acteur, par Francesco De Gregori
Voici, je suis ici...
je suis venu à voir
l'étrange effet qui fait
mon visage dans vos yeux
et combien de gens sont
et si ce soir il gagne quelque lire
pour cette voix qu'il devrait arriver jusqu'à la la dernière file
au-delà l'obscurité qui est
et le silence qui se fait lentement
et la lumière qui taille mon visage
et à l'improviste voici, je suis ici!
nous sommes l'amant et la mariée, nous sommes arrivés jusque ici
l'acteur et le “sciantosa” et nous sommes prêts à la chose quelconque pour rester ici
nous sommes le père et la fille arrivées jusque ici
nous sommes une grande famille
nous avons seulement laissé un moment
notre valise de là,
en le déjà vieux loge,
entre un évier et un seau,
entre une affiche et le miroir
entre une affiche et le miroir…
Voici nous sommes ici!
Nous sommes venus pour peu parce que pour peu on va
et le rideau est descendu déjà
sur cette vie que n'est pas beaucup proper
et il rappelle la couleur de certains draps de certains hotels
qu'ils savent déjà notre nom et ils nous demandent non plus le document d'identité
et alors… voici nous sommes ici! Venu pour rien parce que pour rien on va
et plusieurs fois nous nous inclinons et nous remercions infiniment…
498 deputati contro l'eliminazione del vitalizio che a noi contribuenti costa 150 milioni l'anno. E poi parlano tutti di rinnovamento... Che schifo!!!
Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione.
Ecco com'è finita:
* Presenti 525
* Votanti 520
* Astenuti 5
* Maggioranza 261
* Hanno votato sì 22
* Hanno votato no 498.
i 22 sono: BARBATO, BORGHESI, CAMBURSANO, DI GIUSEPPE, DI PIETRO, DI STANISLAO, DONADI, EVANGELISTI, FAVIA, FORMISANO, ANIELLO, MESSINA, MONAI, MURA, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PIFFARI, PORCINO, RAZZI, ROTA, SCILIPOTI, ZAZZERA.
Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :
"Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno."
Non ne hanno datto notizia né radio, né giornali, né TV ovviamente.
Ecco com'è finita:
* Presenti 525
* Votanti 520
* Astenuti 5
* Maggioranza 261
* Hanno votato sì 22
* Hanno votato no 498.
i 22 sono: BARBATO, BORGHESI, CAMBURSANO, DI GIUSEPPE, DI PIETRO, DI STANISLAO, DONADI, EVANGELISTI, FAVIA, FORMISANO, ANIELLO, MESSINA, MONAI, MURA, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PIFFARI, PORCINO, RAZZI, ROTA, SCILIPOTI, ZAZZERA.
Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :
"Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno."
Non ne hanno datto notizia né radio, né giornali, né TV ovviamente.
martedì 26 ottobre 2010
"Gloria": un capolavoro poco conosciuto di Michel Polnareff
Anche se mi dici che è finita, che te ne vai,
anche se non c’è la minima speranza di rivederci
ricorda, dovunque tu sia nell’universo,
che io bevo nel tuo fiume e vedo la tua luce
anche se non c’è la minima speranza di rivederci
ricorda, dovunque tu sia nell’universo,
che io bevo nel tuo fiume e vedo la tua luce
Gloria, Gloria, non ti ho saputo amare
mi devi perdonare e ritornare sulla mia riva
oh Gloria, Gloria, perché mi hai lasciato?
Avrei dovuto conservarti ben chiusa in una gabbia…
Anche se mi dicono che sono pazzo a crederci ancora
ti amo e ti aspetterò senza stancarmi finché vivrò
ricordati che alla fine del lungo cammino io sarò là,
mi devi perdonare e ritornare sulla mia riva
oh Gloria, Gloria, perché mi hai lasciato?
Avrei dovuto conservarti ben chiusa in una gabbia…
Anche se mi dicono che sono pazzo a crederci ancora
ti amo e ti aspetterò senza stancarmi finché vivrò
ricordati che alla fine del lungo cammino io sarò là,
io ti appartengo e t’aspetterò ogni mattina
Gloria, Gloria, non ti ho saputo amare
mi devi perdonare e impedire il mio naufragio
oh Gloria, Gloria, perché mi hai lasciato?
Non ho meritato di finire da solo questo lungo viaggio
Parlare con Dio è un modo di pregare. Come ha fatto George Harrison
My sweet Lord, I really want to see you
Really want to be with you, really want to see you Lord
But it takes so long, my Lord...
I really want to know you, really want to go with you
Really want to show you Lord that it won't take long, my lord...
lunedì 25 ottobre 2010
venerdì 22 ottobre 2010
mercoledì 20 ottobre 2010
Cirano: rabbia e amore.
Dentro queste parole ci può stare un intera vita e ci starebbe larga. Un testo-poesia accompagnato dalla musica magica di Guccini
Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...
Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...
Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada, ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano
Grazie a Emanuele che me l'ha fatta conoscere
martedì 19 ottobre 2010
AME CALINE
http://www.youtube.com/watch?v=U7PGTrc5Ldc
Chi ricorda Michel Polnareff? La poesia delle sue canzoni? Non molti,
almeno in Italia. Dedicata a tutte le ames calines del mondo...
Chi ricorda Michel Polnareff? La poesia delle sue canzoni? Non molti,
almeno in Italia. Dedicata a tutte le ames calines del mondo...
Iscriviti a:
Post (Atom)